&laquo;Era il momento della giornata che preferivo, una sospensione. Non ero in sala operatoria, dunque non dovevo stare attento e concentrato come un raggio laser, ma non ne ero del tutto fuori, l&agrave; dove la vita continuava e il mondo ingoiava la folla che andava di fretta.&raquo;<br /><br />Il dottor Michele Santonicola, famoso e stimato cardiochirurgo, &egrave; considerato presso il suo ospedale e non solo &ldquo;il re dei trapianti di cuore&rdquo;; non cinico, ma neanche moralmente impeccabile, ha scelto la professione che &ndash; lui stesso ammette nel profondo del suo animo &ndash; gli avrebbe permesso di ottenere fama, successo e molto denaro. Vive la sua professione con freddo distacco, considerando esclusivamente il lato materiale dell&rsquo;importantissimo organo che si ritrova spesso, gelido, a tenere tra le mani. Senonch&eacute;, un evento imprevisto lo costringe a mettere in discussione tutto e soprattutto fargli fare i conti con un incontro che va oltre il reale e il percepibile sensorialmente. <i>Le sospensioni</i> di Domenico Miceli &egrave; un fine romanzo su come la vita spesso ha i suoi modi insoliti di rindirizzarci su vie alternative, mai per punirci, il pi&ugrave; delle volte per farci ritrovare.<br /><br /><b>Domenico Miceli</b> &egrave; nato a Napoli, dove attualmente vive. &Egrave; medico specialista in Cardiologia, ha lavorato in ospedale e tuttora come libero professionista.&nbsp;<br />Ha una particolare predilezione per la medicina divulgativa e ha pubblicato articoli e interventi in tema anche sul web. &Egrave; appassionato alla lettura, in particolare la narrativa classica e la saggistica, e alle tecniche della sceneggiatura. Ama Buzzati, Sciascia, Simenon, Camilleri. &Egrave; componente della Giuria dei Lettori del Premio Napoli. <i>Le sospensioni</i> &egrave; il suo primo romanzo.<br />&nbsp;