Nell&rsquo;Italia buia del Ventennio, un caso provinciale di follia vede protagonisti un direttore del manicomio, un ispettore di Polizia inviato direttamente da Mussolini, e Carl Gustav Jung. <b><i>Il cacciatore di sirene</i></b> &egrave; un teatro dell&#39;assurdo e del weird che esplora i fantasmi del nostro presente, mai sopiti e soprattutto, mai morti.<br /><br /><b>L&rsquo;autore</b><br />Domenico Mortellaro, barese, classe 1979, criminologo e sociologo.<br />Ha tirato di boxe, ama i gin tonic fatti bene, i caff&egrave; veri e l&rsquo;Internazionale Football Club. Scrive di Male e altre barbarie; poco importa se siano saggi sulle mafie italiane o profili criminali. Oppure romanzi e racconti che i lettori battezzano noir, weird, splatter o cyberpunk.<br />I suoi primi racconti compaiono attorno al 2003 negli eBook di latelanera.com con lo pseudonimo di Aleks Kuntz. O nelle antologie Giallo Scacchi, Limite acque sicure o Tutto il nero d&rsquo;Italia. &Egrave; il 2016 quando pubblica Controllo remoto e Clotilde Secret Files #1 per il ciclo di Archology e il romanzo horror storico Quelle povere criature. L&rsquo;anno dopo &egrave; tra gli autori che per primi rispondono alla chiamata di Forlani e Davia e nell&rsquo;antologia Thanatolia partecipa con tre racconti. Nel luglio del 2019, per la collna &ldquo;Futuro Presente&rdquo; di Delos Digital sforna Carne o ferro, un romanzo breve di fantascienza sociale. Se c&rsquo;&egrave; una cosa che detesta, per&oacute;, &egrave; dover accettare che nella narrativa esista una &ldquo;questione di genere&rdquo; che obbliga a disegnare steccati e rinchiuderci dentro le storie.<br />Fuori dal mondo della narrativa di evasione, ormai dal lontano 2006, ha pubblicato saggi sul profiling, sulle biografie criminali e sulle mafie pugliesi. Oltre a scrivere per quotidiani e settimanali di cronaca nera e periferie. Nel poco tempo che famiglia, professione e narrativa d&rsquo;evasione gli lasciano libero, educa piantine a diventare bonsai, visioni a diventare fotografie e bpm a diventare musica. In effetti, chi lo conosce bene dice che 24 ore gli sembran poche.