Quello di Domenico Scin&agrave; (1764-1837) &egrave; uno dei nomi che di buon grado meriterebbero di restare eternamente impressi nella memoria collettiva, non solo degli Italiani ma anche a livello internazionale. Eppure per lungo tempo la sua figura &egrave; stata dimenticata, quasi obnubilata, e pochi oggi, al di fuori di un ristretto ambito accademico o universitario, si ricordano di questo straordinario erudito e scienziato siciliano che, oltre ad aver dato un incredibile contributo agli studi storici e filologici della sua terra e della classicit&agrave; mediterranea nel suo complesso, fu pioniere nel campo di molteplici discipline, dalla Fisica sperimentale alla Vulcanologia, dalle Scienze Naturali alla Geografia, dalla Paleontologia alla Topografia.<br />Scin&agrave; scrisse e pubblic&ograve; nel 1823, nel quadro delle sue ricerche sui filosofi e scienziati greco-siculi, il <i>Discorso intorno ad Archimede</i>, che costituisce una delle pi&ugrave; importanti opere monografiche di ogni tempo sulla figura del grande scienziato, matematico e iniziato pitagorico siracusano, una delle menti pi&ugrave; eccelse dell&rsquo;antichit&agrave;.<br />Con saggio introduttivo di Nicola Bizzi.