Come spiegare che cosa prova una donna che subisce violenza psicologica, se non facendo riferimento ad un atto cos&igrave; istintivo e indispensabile alla vita da esserne il simbolo stesso.<br />Trattenere il respiro, come la rabbia, non produce lividi, non sgorga sangue, non fa rumore e, per di pi&ugrave;, &egrave; una scelta.<br />Trattenere il respiro alla lunga, diventa un&rsquo;abitudine che sembra non costare neanche troppa fatica. &Egrave; respirare che diventa invece sempre pi&ugrave; pesante, tra le mura domestiche dove regna la violenza. Perch&eacute; l&rsquo;aria &egrave; densa, tagliente, tossica.<br />Passa dalle narici come una pietra e la ingoi, deglutendo dolorosamente, senza riuscire a liberartene pi&ugrave;. La trattieni e cresce dentro di te la pietra, senza che tu te ne accorga, insidiosa, subdola, perniciosa come mai avresti immaginato. Diventa parte di te e ti trasforma nella tua larva. A quel punto hai solo due possibilit&agrave;: volare o morire.<br />Questo libro serve per porsi delle domande.<br /><br />Vanessa Marini<br />&nbsp;