<br />Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ru o principe della Scaletta &egrave; un testo storico artistico culturale che si inserisce all&rsquo;interno della ricerca scientifica in ambito umanistico. Uno studio di catalogazione e critica che mira a fare luce su un particolare aspetto della lunga e intensa carriera artistica del Cavalier Calabrese Mattia Preti: quella documentata da una fitta corrispondenza con il collezionista messinese Antonio Ruffo primo principe della Scaletta. Si delineano cos&igrave; i profili di due grandi appassionati e conoscitori d&rsquo;arte: l&rsquo;uno pittore, ma al tempo stesso agente, sempre pronto ad adoperarsi nella ricerca di dipinti di artisti che potessero soddisfare le richieste del principe; l&rsquo;altro un abile politico e uomo d&rsquo;affari, ma anche un esigente e raffinato collezionista che diede vita alla galleria pi&ugrave; importante e unica nella Messina del Seicento. Le lettere inviate dal pittore al nobile messinese sono state trascritte e accompagnate da considerazioni personali dell&rsquo;autrice, che nel bisogno di chiarire il momento in cui si avvi&ograve; la collaborazione tra Preti e Ruffo si &egrave; imbattuta in una preziosa testimonianza di una delle peggiori eruzioni vesuviane della modernit&agrave;: la lettera di Nicol&ograve; Maria Oliva all&rsquo;abate Flavio Ruffo, pubblicata a Napoli nel 1632 e presentata dall&rsquo;autrice nella &ldquo;Festa della Ricerca&rdquo;, ciclo di incontri a Napoli nella Chiesa di Santa Luciella ai Librai nel febbraio 2020.