In questa epoca storica, definita post ideologica, sentivo la necessità di raccontare, attraverso la poesia, quello che mi è sembrato un comune sentire del tempo e degli avvenimenti, che attraversano l’esistenza di tanti di noi.
Le poesie di questo libro vogliono quindi essere una fotografia dell’attimo presente, un’immagine che credo possa essere capace di alimentare qualche riflessione personale, uno sguardo che inspiri un pensiero solidale verso tutti coloro che si scontrano con il duro quotidiano.
I contorni del mondo raccontato nei testi sono pertanto nebbiosi. Nulla è certo, tutto sfugge. A tale contesto ho attribuito l’aggettivo di “scettico”. Da questo punto parte un itinerario difficile, ricco di dubbi e domande, di attese mai concretizzate, che conduce alla valorizzazione dell’esistente, di quell’attimo quasi sognante che perso nel fluire del tempo è segno di una speranza e di un senso che trascende se stesso.
Duilio Papi è nato e vive a Milano.
Ha pubblicato nel 2007 “Transiti” (Aletti Ed.)