“È una cosa complessa!”: questa la risposta tipica di molti insegnanti, linguisti, psicologi e sociologi alla domanda del perché a fianco di persone per le quali lingue straniere fa rima con vocaboli da studiare e sofferenze scolastiche, altre non solo sanno benissimo una o più lingue, ma provano piacere a giocarci, passando con disinvoltura da una all’altra e traendone poi anche solidi vantaggi professionali…“È semplice”: questa è l’altra risposta tipica che, invece di mettere in rilievo la complessità dei processi di acquisizione delle lingue seconde, segue una logica riduttrice individuando il fattore determinante… Queste due affermazioni sono alla base del lavoro svolto da Edo Poglia.