&laquo;Quelle qui raccolte sono poesie che sentiamo fortemente compenetranti non tanto con la realt&agrave; circostante, quanto con una natura che &egrave; pi&ugrave; che forza vitale, una matriarca che infonde e fonde la propria essenza con tutto ci&ograve; che la circonda, che ci avvicina come fossimo suoi pari, ma allo stesso tempo da cui dipendiamo quasi fossimo figli. La silloge inizia con un pensiero che ha il suono di una formula magica, il richiamo ad un&rsquo;osservazione-verit&agrave; che rimanda a sua volta ad un mondo ancestrale, in cui un rito &egrave; qualcosa di pi&ugrave; di un semplice gesto: &egrave; parte fondante della vita stessa.&raquo;<br /><br /><b>Elena Armenio </b>compie studi classici ed &egrave; spinta, fin dalla sua prima adolescenza, all&rsquo;intimit&agrave; della poesia. Sperimenta dapprima se stessa in concorsi di composizione italiana in prosa e poesia: tra il 1992 e il 1998 riceve diverse menzioni per i propri lavori, nel Premio &ldquo;Fondazione Gennari in Caslino d&rsquo;Erba&rdquo; e in Concorsi letterari locali. Gli studi giuridici e il lavoro la portano apparentemente lontana dalla poesia, anche se continua a coltivarla nel proprio mondo interiore. Si trova comunque a scrivere diversi articoli nell&rsquo;ambito dell&rsquo;Istruzione pubblica per l&rsquo;Editrice La Scuola e a collaborare per breve tempo a livello accademico con la Libera Universit&agrave; di Bolzano.<br />Vive e lavora tra Brescia e Varese. Una nuova consapevolezza la porta a voler trasmettere ai lettori la propria visione poetica.