Questo studio è uno dei primi, in Italia, ad analizzare la figura dell'artista teatrale Joel Pommerat, "autore di spettacoli": spettacoli e non testi, come ricorda Marisa Verna nella Prefazione al volume, «perché originati dalla complessità espressiva della scena [...] nella quale la parola acquisisce un senso solo nell'interazione con gli altri sistemi di segni, primo fra tutti il "segno" del corpo».<br/>Il suo teatro è concepito come un'esperienza totalizzante, che abbraccia completamente l'uomo e che ha il potere di toccarlo sin nel profondo: le sue pièces, profondamente legate al mondo contemporaneo, cercano di indagare tra i quesiti irrisolti dell'uomo, i dubbi inconfessabili sulla natura e sul destino, quelli che si ritrovano anche nelle fiabe di Perrault e dei fratelli Grimm. In quest'ottica, l'autrice del volume ricostruisce con sapienza i tre lavori che Pommerat ha tratto da tre celebri testi per l'infanzia (Cappuccetto Rosso, Pinocchio e Cenerentola), analizzandone ogni aspetto, scenico, testuale, prossemico. Dalle sue analisi appare evidente che non si tratta di spettacoli "per bambini", bensì di spettacoli universali, in cui tutti i materiali convogliati sulla scena assumono un significato inedito e sempre nuovo.