Il periodo storico attuale è attraversato da una crisi economica globale e trasversale che interessa tutte le realtà aziendali italiane. È quindi necessario che le organizzazioni si sforzino di individuare un disegno strategico in grado di esplicitare la "rotta" che si intende intraprendere; in caso contrario, si rischia di "navigare a vista", andando ad incrementare l'incertezza che già contraddistingue questo periodo. Alla luce di queste considerazioni, il management dovrebbe individuare la strategia più opportuna e adottare strumenti in grado di supportarne l'implementazione. Questi strumenti rientrano nell'ambito dei processi di pianificazione, programmazione e controllo di gestione. La presente ricerca intende analizzare la diffusione di questi strumenti direzionali in un campione di imprese italiane che svolgono attività operative di tipo industriale-manifatturiero. Il campione comprende due gruppi di aziende: le family firms e le non-family firms. La distinzione è finalizzata a rilevare le eventuali analogie e le divergenze esistenti in sede di formulazione della strategia, implementazione dei principali strumenti di pianificazione, programmazione e controllo e performance conseguite.