Una silloge sorprendente, il cui titolo &egrave; l&agrave; a testimoniare la consapevolezza della fragilit&agrave; delle cose e quanto ogni evento, ogni emozione lasci in ciascuno di noi tracce difficili da cancellare. I ricordi, infatti, affiorano vivi nella memoria, elaborati e sistemati in quel groviglio che rappresenta la nostra esistenza. Ne consegue un continuo interrogarsi sul senso delle cose, in un espandersi di contorni, che si fa totalizzante, punto fermo della vita.<br />Poesie ispirate da situazioni o pensieri diversi, spesso senza nesso apparente, unite in realt&agrave; da un unico afflato, sempre in bilico tra momenti d&rsquo;intima ricerca dei perch&eacute; della vita e altri di rifugio negli affetti pi&ugrave; cari.<br />Su tutto il tema dell&rsquo;amore in ogni sua declinazione: per la famiglia, gli amici, il mondo intero; l&rsquo;amore d&agrave; la forza di sperare in un futuro migliore.<br />Una poesia dal tratto autobiografico dunque, naturale, una scrittura spontanea, ma allo stesso tempo pensata e respirata, frutto di considerazioni, interrogativi, emozioni ritrovate, echi di sensazioni perdute&hellip; tutto quello, insomma, che la memoria trattiene.<br />Attraverso la rievocazione degli eventi passati, la poesia rivela cos&igrave; la sua funzione catartica, una sorta di liberazione da tutte le tensioni, la tranquillit&agrave; necessaria per superare gli ostacoli di ogni giorno.<br />Versi moderni, a tratti asciutti, altre volte raffinati, sempre interessanti, che evocano il forte profumo della Vita, cantando materia e dinamiche del tempo che stiamo vivendo.