<b>Lo studio promuove una riflessione sulla famiglia</b> come luogo privilegiato da cui osservare la storia degli anni Cinquanta del Novecento (1946-1962).<br /><b>Una particolare attenzione</b> &egrave; riservata al sistema di connessioni della famiglia con le istituzioni politiche: l&rsquo;universo dei due grandi partiti di massa (Dc e Pci), ma anche con la societ&agrave; e la cultura di massa, in una realt&agrave; come quella italiana in cui lo spazio privato e domestico rappresenta non solo il fulcro dell&rsquo;elaborazione del pensiero politico e religioso, ma soprattutto un ambiente primario per la costruzione di identit&agrave; sociali, di genere e generazionali.<br /><b>Lo studio si avvale dei materiali audiovisivi</b> come fonte principale: prodotti culturali elaborati sia da enti statali e pubblici che dai partiti e militanti di base, ma anche di documenti cinematografici amatoriali essenziali per decifrare il privato delle famiglie.<br /><b>Dimensione sociale e culturale si coniugano pertanto</b> con quella istituzionale, allo scopo d&rsquo;individuare il ruolo dell&rsquo;istituto familiare sia nella costruzione dell&rsquo;identit&agrave; collettiva del tempo che nella configurazione del sistema politico della prima Repubblica.<br /><b>In una prospettiva d&rsquo;analisi di tipo transdisciplinare,</b> il lavoro intende riflettere sulle diverse rappresentazioni dell&rsquo;universo familiare proposte dalla propaganda, e pi&ugrave; in generale dai differenti media posti a confronto, decostruendone allo stesso tempo i principali linguaggi.<br /><br />Elisabetta Girotto, &egrave; ricercatrice presso l&rsquo;Istituto di Storia Contemporanea dell&rsquo;Universit&agrave; Nova di Lisbona. Specialista in storia di genere e famiglia e in storia dei media con approccio comparato. Autrice di numerosi saggi di storia socio-culturale e politica; uno dei suoi ultimi studi <i>Consumi e culture politiche alle soglie del Miracolo. Donne e famiglia nell&rsquo;Italia del boom economico</i>, in &laquo;Ricerche Storiche&raquo;, n. 3, 2020.