Parlare di Giuseppe Benedetto Portale è, ad un tempo, semplicissimo compito e ardua fatica. Semplicissimo, perché l’intera comunità scientifica e accademica ne conosce l’alta figura di studioso, ne ha letto gli impareggiabili scritti, sa ripercorrere il cammino tematico e riconoscerne l’autorevolezza e le suggestioni: non a caso, tra i pochi a potersi fregiare del ruolo eponimo di argomenti e metodo, appunto, “portaliani”. Arduo, di conseguenza, trovare parole che non siano già state spese, elogi che non suonino stucchevolmente ripetitivi, notazioni che possano aspirare ad una parvenza di originalità. Valgano dunque le parole del volume che qui Gli dedichiamo, parole di allievi, colleghi, amici che si sono dapprima raccolti attorno a un tavolo in una giornata celebrativa del Suo ottantesimo compleanno alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento, quindi hanno voluto seguitare il colloquio ideale a più voci con il Suo magistero, filo rosso ininterrotto della speculazione e della ricerca nel campo del diritto commerciale. Il dialogo con un Maestro è sempre un privilegio, ma di fronte all’incedere erratico e discorde di una legislazione sempre più dimentica di un orizzonte di sistema, diviene momento irrinunciabile per nobilitare la funzione stessa dell’interpretare, del ricomporre grazie alla conoscenza profonda di istituti, ordinamenti e principî un disegno razionale e coerente. Questo libro vuole essere un piccolo segno di riconoscimento, e di omaggio.