La fattoria dei gelsomini. E-book. Formato PDF - 9788833980621
di Elizabeth von Arnim
edito da BOLLATI BORINGHIERI , 2011
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L’Espresso - Mario Fortunato
«Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim ... Straordinaria.»
Edmund de Waal, autore di Un’eredità di avorio e ambra
««Autrice brillante e donna di raro anticonformismo... Nei suoi romanzi le protagoniste hanno a che fare con i temi della seduzione, della solitudine, dell’emancipazione, dell’intelligenza come magnifico antidoto al tempo che passa». »
Laura Lepri, «Il Sole 24 ore»
««L’acutezza di Elizabeth von Arnim nel guardare alla commedia umana e sociale si dispiega qui in tutta la sua ironia».»
Irene Bignardi, «Vanity Fair»
««Matrimoni, eredità, interni borghesi molto amati e perciò perfidamente messi alla berlina... un romanzo divertente che non si vorrebbe finisse mai».»
Mario Fortunato, «L’Espresso»
È un torrido pomeriggio estivo nella casa di campagna di Lady Daisy e della figlia Terry. La tavolata di illustri ospiti è allo stremo, il calore insostenibile, le vivande non all’altezza della dimora. Per sconfiggere la noia, il vecchio Mr Topham e l’amico Andrew si immergono in una lunga partita a scacchi che durerà ben oltre il momento in cui l’ultimo ospite va a dormire. Ma allora come fa Terry, la mattina dopo, a sapere chi ha vinto? Il sospetto, anzi la certezza, dell’adulterio del marito Andrew si insinua nella mente di Rosie, e quando quest’ultima racconta ogni cosa alla madre, la scaltra e avida Belle non trova soluzione migliore che pianificare una ritorsione ai danni di Lady Daisy per garantirsi una rendita a vita. Per sfuggire al ricatto, e alla delusione di fronte al comportamento di Terry, all’irreprensibile Lady Daisy non resterà che intraprendere una repentina quanto rocambolesca fuga in Provenza nella speranza di riuscire a nascondersi da chi le ha procurato ferite tanto cocenti.
Nelle pagine di questo splendido romanzo Elizabeth von Arnim raggiunge la sua perfetta maturità e, nel descrivere personaggi, ipocrisie e retaggi vittoriani, sfodera il suo artiglio affilato con la magistrale precisione dei grandi narratori.