<i>Dodici mesi nell&rsquo;inconscio</i>, di Enrico Lanza, &egrave; un&rsquo;esperienza emotiva sulle tante stratificazioni che compongono il nostro essere. Se c&rsquo;&egrave; una cosa a cui forse non prestiamo la dovuta attenzione &egrave; il fatto che pi&ugrave; che evolvere, crescere (o meglio, non solo questo), l&rsquo;essere umano si <i>stratifica</i>. Proprio come il suolo, composto dai sedimenti accumulati nelle viscere del tempo (e recanti in loro segni, testimonianze, esperienze del Tutto), allo stesso modo la parte pi&ugrave; complessa di noi sovrappone veli, di diversa entit&agrave;, di differente peso, ma tutti con l&rsquo;implicita funzione di andare a comporre ci&ograve; che siamo e che saremo.<br /><br /><b>Enrico Lanza</b> &egrave; nato a Roma nell&rsquo;ottobre del 1995. Figlio di commercianti, cresce in un ambiente sereno e amorevole. Dopo una prima formazione di studi classici, prosegue il suo viaggio verso gli infiniti orizzonti della conoscenza laureandosi in Filosofia e poi in Scienze Filosofiche presso l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi &ldquo;Roma Tre&rdquo;. Successivamente svolge un Master in Gestione Sviluppo e Amministrazione delle Risorse umane, entrando nel mondo del lavoro e avviando una carriera aziendale presso un&rsquo;agenzia interinale. Senza mai perdere di vista i propri interessi e la passione per gli studi, inizia a scrivere dando vita ai suoi pensieri. Vive tutt&rsquo;ora a Roma.<br />