Enzo, dopo la morte del padre recupera il suo mondo di carta: documenti di lavoro, agende piene di appunti, lettere alle persone pi&ugrave; care.&nbsp;<br />In un viaggio che copre il periodo dal Dopoguerra fino agli anni Settanta, viene narrata non solo la storia di un uomo ma quella di un&rsquo;epoca intera.<br />Eduardo arriva nella Val d&rsquo;Agri (Basilicata) e scopre un territorio addormentato, abitato da contadini che ogni mattina, per un pezzo di pane, scendono dai monti per coltivare a valle i terreni lungo il fiume.<br />Una terra popolata di ricordi di gente ormai lontana, emigrata a grappoli.<br />&Egrave; proprio in quegli anni che inizia la storia della bonifica di cui Eduardo sar&agrave; interprete tenace e appassionato.<br />&Egrave; un racconto testimone della trasformazione di luoghi e persone e che vedr&agrave; gli attori del cambiamento continuamente in bilico tra il timore di stravolgere la quiete e la bellezza del territorio e il proposito di contribuire allo sviluppo di quella valle dimenticata.<br /><i>Zero non esiste</i> ricostruisce con rara delicatezza e precisione documentaria la risurrezione di una zona d&rsquo;Italia dimenticata e che oggi &egrave; diventata quello che &egrave; grazie al contributo appassionato e competente di persone come Eduardo Capuano, che interpretando il momento storico hanno saputo unire alla propria realizzazione la possibilit&agrave; di crescita e di riscatto di una terra e del suo popolo.<br /><br /><b>Enzo Capuano</b> vive a Salerno, dove &egrave; nato nel 1955.&nbsp; Ha trascorso l&rsquo;infanzia in Val d&rsquo;Agri (Lucania). Svolge la professione di cardiologo. Ha pubblicato: <i>Oltre le nuvole</i> (1997), <i>La scatola senza tempo</i> (Guida, 2003), <i>Addio Tienanmen</i> (Marlin, 2006), <i>Quel ponte sul fiordo di furore</i> (Controcorrente, 2013).