Zeno, amministratore di un&rsquo;azienda precedentemente guidata dal suocero, affronta una giornata decisiva per le sorti della fabbrica. L&rsquo;ha gi&agrave; salvata dal fallimento e ora, facendo leva sulla propria arguzia, deve convincere anche i soci pi&ugrave; conservatori che &egrave; necessario cogliere le nuove sfide e investire in un processo di modernizzazione. Anche i pensieri sulla sua vita travagliata lo assorbono: ricorda il giorno della laurea e la costituzione, proprio in quel periodo, dell&rsquo;ARMIR, il secondo Corpo di Spedizione Italiano in Russia, la crisi degli ideali di libert&agrave; e democrazia sull&rsquo;onda del fascismo, le nozze con l&rsquo;adorabile Adelaide poco prima della sua chiamata alle armi, dalla quale non ha cercato di sottrarsi nonostante le insistenze dei suoi cari.&nbsp;<br />La mente di Zeno ripercorre le esperienze vissute al fronte, dove si &egrave; distinto per il suo coraggio e dove ha conosciuto gli orrori della guerra. Ripensa poi al suo ingresso nella Resistenza, a quando si &egrave; scontrato con i brutali comandanti slavi della compagnia e a quando si &egrave; innamorato dell&rsquo;intraprendente Nan&agrave; &ndash; proprio mentre la moglie diventava vittima di un male incurabile.&nbsp;<br />Enzo Fiorentino narra una storia intensa, emozionante e racchiusa in una cornice storica che non va mai dimenticata, con un protagonista carismatico ma molto umano.<br /><br /><b>Enzo Fiorentino</b> nasce il 21 luglio 1947. Si laurea in lingue e letterature straniere a Bari e in sociologia a Napoli.<br />Docente di lingua e letteratura francese, &egrave; dirigente scolastico nei licei e negli istituti tecnici statali. Ottiene gli incarichi universitari a contratto per gli insegnamenti di sociologia dell&rsquo;organizzazione e della leadership, di pianificazione e politiche sociali, degli insegnamenti di sociologia degli apparati pubblici e di sociologia della leadership presso l&rsquo;universit&agrave; di Bari.<br />Pubblica &ldquo;Il progresso del Mezzogiorno&rdquo;_ (anno vii &ndash; n. 13 &ndash; giugno 1083), per milella editore, &ldquo;La dispersione scolastica come<br />problema sociologico&rdquo; (bari, 1995), su &ldquo;noiinsieme&rdquo; (anno i &ndash; n.<br />1 marzo 1993) &ldquo;Oltre l&rsquo;inquietudine per una nuova direzione della societ&agrave;&rdquo;, per<br />nuovocentrostampa, &ldquo;Culto dei santi e folclore&rdquo;, su frontiere &ldquo;Nella vigna di Ivan<br />Illich&rdquo; (anno i, n. 2, 2004) e &ldquo;Mounier e la personalizzazione della politica&rdquo; (anno<br />ii, n. unico, 2005) e per ragusa grafica moderna di bari &ldquo;Per una sociologia della<br />scuola attraente nella societ&agrave; complessa&rdquo; (2006) e &ldquo;La scuola accogliente, come<br />scuola che &ldquo;istruisce ed educa&rdquo; (2008).<br />Nel testo di Laneve c., &ldquo;La scuola educa o istruisce? o non educa e non istruisce?&rdquo;, Carocci editore (2010), pubblica &ldquo;Per una scuola che educa ed istruisce&rdquo;.<br />&nbsp;