Una sera di met&agrave; febbraio. Scena, un paesino alle porte di Merano.<br />La giovane Elisa, dopo essersi attardata a leggere racconti di fate, folletti e incantesimi in biblioteca si affretta a rientrare a casa per cena. Lungo il percorso, la sensazione di essere osservata la costringe a voltarsi per controllare, scorge cos&igrave; fermo in fondo alla strada, lo straniero, un signore appena arrivato da Milano, taciturno e imbronciato che gira sempre con una macchina fotografica al collo. Incerta se salutarlo o meno, si avvede solo all&rsquo;ultimo del bellissimo lupo che le si para davanti. Fissandola negli occhi, con un cenno del capo l&rsquo;animale la invita a seguirlo nel folto del bosco e Elisa, senza sapere bene per quale motivo, lo fa. Intanto, i suoi genitori, preoccupati del ritardo della ragazza, allertano le forze dell&rsquo;ordine e tutto il paese si mobilita alla sua ricerca interrogandosi sulle dinamiche della scomparsa. Elisa &egrave; stata rapita? Da chi e perch&eacute;? Oppure &egrave; scappata di casa, lei animalista e vegetariana, per sfuggire al rapporto conflittuale con il padre, cacciatore convinto poco sensibile alle scelte di vita della figlia? C&rsquo;entra qualcosa la melanconia, spesso cos&igrave; simile alla tristezza, con cui la madre gestisce la quotidianit&agrave; della famiglia?<br />Sar&agrave; una lunga notte. Magica e surreale. Un misterico viaggio di iniziazione: l&rsquo;autentica felicit&agrave; ci &egrave; sempre accanto, ma chiede a ciascuno di noi il coraggio di saperla cogliere. Una storia che ci spinge a soppesare le scelte grandi e piccole di ogni giorno, parlando al cuore con l&rsquo;unico linguaggio che esso comprende: quello dell&rsquo;amore.