Un&rsquo;importante e fondamentale ricerca su uno spaccato di storia risorgimentale che va a connettere e intrecciare non solo le vicende della realt&agrave; politico-sociale ed economica della Toscana a cavallo tra l&rsquo;ultima fase dell&rsquo;et&agrave; granducale e l&rsquo;annessione al regno sabaudo, ma anche e soprattutto il dramma dell&rsquo;emigrazione di numerosi nostri concittadini verso lidi lontani; emigrazione dovuta a motivi sia politici che economici, oltre che al desiderio di ricostruire altrove la propria vita e gettare le basi per un&rsquo;agognata e a lungo sognata prosperit&agrave;. Tutto questo nel quadro dei complessi rapporti internazionali della seconda met&agrave; del XIX secolo.<br />Livorno, citt&agrave; cosmopolita, non solo porto ma anche &quot;porta&quot; della Toscana sul Mediterraneo &ndash; quella Livorno che sola in Toscana, nel 1849, si era fieramente opposta all&rsquo;ingresso degli Austriaci chiamati dal Granduca Leopoldo II per abbattere l&rsquo;autoproclamato Governo &quot;democratico&quot; presieduto da Guerrazzi e per ristabilire l&#39;autorit&agrave; lorenese &ndash; va in questo saggio ad intrecciare la sua storia e le sue turbolente vicende con quelle di un&rsquo;altra citt&agrave; a vocazione cosmopolita, anch&rsquo;essa porto e &quot;porta&quot; per eccellenza sul Mediterraneo: Alessandria d&rsquo;Egitto.