<br />La mia vita adulta si pu&ograve; dividere in due parti distinte: prima che avessi una lavatrice e dopo&rdquo;, scrive Eula Biss riflettendo su quanto avere pi&ugrave; soldi significa avere pi&ugrave; tempo e sui cambiamenti e benefici che questo ha comportato nella sua vita. Partendo dal racconto dell&rsquo;acquisto della sua prima casa, &ldquo;un contenitore per la lavatrice&rdquo;, Biss riflette sulla nostra esperienza di vita nel capitalismo, su come il suo avvento abbia trasformato la quotidianit&agrave; delle persone e come il suo sistema valoriale permei e influenzi completamente tutte le relazioni che intratteniamo con altri esseri umani e con gli oggetti che possediamo e che desideriamo possedere. Ripercorrendo il pensiero di Karl Marx, John Kenneth Galbraith, Thorstein Veblen e David Graeber, tra gli altri, confrontandosi con icone pop come Beyonc&eacute; o i Pokemon, muovendosi in circoli familiari, lavorativi e di vicinato, Biss chiede, a s&eacute; stessa e alla classe media, la sua, su quali valori stiamo fondando le nostre vite? Cosa significano oggi lavoro, classe, privilegio e precariato? Quali linee tracciano le persone per dividere la societ&agrave;? In che modo siamo legati gli uni agli altri? Le cose che abbiamo &egrave; uno studio sugli esseri umani come creature economiche, un saggio letterario e politico in cui torna centrale il tema, caro a Biss, dell&rsquo;essere comunit&agrave;.