Con l&rsquo;avvio degli anni Duemila si &egrave; in un certo senso compiuto il processo di trasformazione dell&rsquo;offerta turistica adriatica, a partire in modo particolare dall&rsquo;area romagnola. Altre aree a sud della costa adriatica sono ancora coinvolte in tale processo di trasformazione.<br />L&rsquo;offerta turistica ha subito una trasformazione radicale, passando da sistemi di intervento incentrati sul fattore dell&rsquo;accoglienza alberghiera e dei servizi di spiaggia a sistemi articolati in cui l&rsquo;offerta di servizi di carattere tradizionale si &egrave; trovata superata da centri di offerta di loisir che dal mare si muoveva in altre direzioni, con un pi&ugrave; forte coinvolgimento dei territori e delle loro attrazioni specifiche.<br />Ormai dopo il 2010, nonostante la crisi economica di sistema che ha coinvolto tutti i settori economici e sociali, il cambiamento del turismo e della sua offerta differenziata ha preso altre strade ed altre direzioni: in particolare verso una nuova visione dell&rsquo;area adriatica ionica. A ci&ograve; ha contribuito la determinazione comunitaria ad un pi&ugrave; forte coinvolgimento dei paesi adriatico-balcanici e la destinazione di programmi e di risorse comunitarie ad interventi per incentivare e strutturare le relazioni di scambio economico e sociali tra paesi delle due sponde dell&rsquo;Adriatico.<br />Il turismo &egrave; il sistema pi&ugrave; fortemente coinvolto in questo cambio di prospettiva; e le trasformazioni avvenuti nell&rsquo;area di Romagna a questo riguardo possono divenire un punto di riferimento significativo per i cambiamenti ormai necessari nelle altre aree della macro regione adriatico-ionica.