Gleb, cinquant’anni, è un virtuoso della chitarra. È famoso, lo invitano in tutto il mondo, il suo nome compare accanto a quelli delle rockstar. Ma al culmine della carriera una malattia gli impedisce di suonare. Privato di ciò che ha dato un senso alla sua vita, come potrà andare avanti? Gleb accetterà la proposta di uno scrittore che vuole mettere su carta la sua biografia. I suoi ricordi tratteggiano un arco temporale che va dall’infanzia, trascorsa a Kiev, passando per gli anni di formazione a Pietroburgo, fino al momento del successo a Monaco di Baviera, dove vive con la moglie Katharina. La vita di Gleb sgorga dalle sue memorie come un flusso ininterrotto, in cui la musica e la morte si intrecciano sul filo di un delicato equilibrio esistenziale. E quando Vera, giovane e talentuosa allieva, è a sua volta colpita da un male incurabile, Gleb si rende conto che né la musica né l’amore conducono a Brisbane, la terra dei sogni, dove il tempo è sospeso e la morte è stata sconfitta. L’unica via per arrivare comunque alla meta è quella dei ricordi.Il romanzo più personale di Vodolazkin, una storia sul tempo e sull’eternità: Brisbane è quel che sta dall’altro capo del pianeta, è il termine dei sogni, degli sforzi umani e, come tale, rimane irraggiungibile.