È davvero arrivato il momento per fare la rivoluzione anche in Italia? Con "L'ora della ghigliottina" Fabio Conforti ci trascina letteralmente davanti allo specchio costringendoci a guardare le cose per quello che sono, come le abbiamo fatte. Ci spiega però che la rivoluzione, se ci sarà, non sarà affatto quella che intendono i romantici e gli idealisti e che la ghigliottina può essere anche una forma di pensiero, forse più utile del patibolo. Con toni schietti e disincantati, "L'ora della ghigliottina" propone riflessioni semplici e alla portata di tutti, anche su argomenti complessi. Non rinunciando mai ad un pizzico di humor, ci parla di industria: "... provate a pensare alla crisi dell'industria automobilistica mentre cercate un parcheggio sotto casa e scommetto che la benedirete", di finanza "il problema non è il debito ma chi lo finanzia", di politica internazionale "le bombe, se non le usi entro un certo tempo, diventano una perdita; come gli hamburger di McDonald's", della società italiana "... abbiamo regioni che non recepiscono le leggi dello Stato, una dove il tedesco è la prima lingua e una che ha un Parlamento proprio", dei nostri modelli di comportamento "... eternamente smarriti, affetti da una sindrome abbandonica atavica, ancestrale; sempre e comunque disorientati, bisognosi".