Nell&rsquo;immediato secondo dopoguerra, Napoli &egrave; stata il vero e proprio &laquo;laboratorio<br />&raquo; ideologico e politico della destra italiana. Nella metropoli del Mezzogiorno<br />la destra non solo si &egrave; manifestata in tutte le sue molteplici<br />ed eterogenee incarnazioni storiche &ndash; dal qualunquismo al &laquo;mito&raquo;<br />monarchico, fino al neofascismo &ndash;, ma ha anche conosciuto le<br />tappe iniziali di quel lungo e tortuoso percorso di inserimento<br />nelle istituzioni dell&rsquo;Italia repubblicana che si compie definitivamente<br />con la vittoria alle elezioni del 1994. E tuttavia un<br />tema cos&igrave; importante &ndash; che non si limita solo alla storia di<br />Napoli, ma tocca nodi aperti della difficile transizione italiana<br />dal fascismo alla democrazia &ndash; non &egrave; mai stato al<br />centro di una accurata ricostruzione storico-documentaria.<br />Sulla base di fonti inedite o poco utilizzate, il<br />volume esamina l&rsquo;ideologia e le organizzazioni politiche<br />della destra napoletana lungo un arco cronologico<br />molto significativo per comprenderne l&rsquo;evoluzione:<br />dalla militanza di un migliaio di fascisti nella<br />Repubblica sociale italiana e nei movimenti clandestini<br />operanti nel Sud liberato dagli Alleati, passando<br />poi al blocco monarchico-qualunquista che<br />caratterizza la vita politico-amministrativa di Napoli<br />e del Mezzogiorno nell&rsquo;immediato dopoguerra,<br />per arrivare infine al trionfo della destra monarchico-<br />missina raccoltasi intorno all&rsquo;armatore Achille<br />Lauro, con il quale si inaugura una tipologia inedita<br />per l&rsquo;Italia degli anni Cinquanta: l&rsquo;&laquo;imprenditore<br />politico&raquo;, poi consacrato sul piano nazionale da<br />Silvio Berlusconi negli anni Novanta del Novecento.<br />Fabio Gentile (Napoli, 1970) &egrave; stato borsista della Scuola di<br />storia contemporanea dell&rsquo;Insmli di Milano. Attualmente insegna<br />pensiero politico contemporaneo presso il Dipartimento di<br />Scienze sociali dell&rsquo;Universit&agrave; Federale del Cear&agrave; (Fortaleza, Brasile).<br />Tra i suoi interessi di ricerca si segnala l&rsquo;influenza del modello<br />corporativo fascista nella formazione della legislazione sindacale brasiliana<br />durante la dittatura autoritaria di Getulio Vargas negli anni<br />Trenta, su cui ha pubblicato diversi saggi apparsi in riviste nazionali e internazionali