La silloge si sofferma sui microscopici cicli di vita che animano il sentimento romantico. L&rsquo;amore spogliato dei suoi canoni ideali, piuttosto un insieme di forze costanti che costruiscono e demoliscono. L&igrave;, nella parte sommersa dei cuori. Quella parte pi&ugrave; facile da ammettere che da vivere, giorno per giorno, da accettare e da addomesticare. L&rsquo;amore vive emerso, sopra tutto questo. Il punto fermo mai messo a repentaglio. Una met&agrave; pi&ugrave; un&rsquo;altra met&agrave; perch&eacute; insieme siano amore, la nostra met&agrave; in un&rsquo;altra met&agrave; per essere pari pur restando dispari. Insieme.<br />Si struttura idealmente in tre sezioni, non evidenziate particolarmente nel testo, che corrispondono a tre fasi, o contingenze, del rapporto sentimentale: la perdita di tutte quelle piccole cose che sono motivo di unione e la relativa consapevolezza, i picchi e i precipizi la cui media aritmetica risulta nel viversi giorno per giorno, e quei momenti di grazia in cui si riesce a sovvertire la realt&agrave; vivendo con pi&ugrave; incanto, leggerezza e meno stanchezza l&rsquo;insieme. Il ritmo &egrave; dato da un&rsquo;impostazione che si potrebbe definire <i>step by step, </i>con variazioni improvvise di intensit&agrave; e velocit&agrave;, nei versi, volte a concretizzare anche nella parola un ritmo di vita: un passo alla volta, una gioia, un&rsquo;avversit&agrave;, una precariet&agrave; alla volta. Un ritmo adagio di brevi semiminime e pause in cui &egrave; possibile accorgersi di tutto. E quindi, vivere tutto. L&rsquo;ambientazione &egrave; il disincanto, sempre pronto alla meraviglia.<br />Splendore e buio. Non solo come &egrave; l&rsquo;amore ma come, probabilmente, &egrave; la vita intera. Met&agrave; e met&agrave;. Splendore e buio. <i>Ensemble.</i>