C’è un grande senso di spaesamento oggi negli uomini, ma anche un grande bisogno di cercare qualcosa di più profondo. Il poeta ha sete di conoscenza, di sopravvivenza e di spiritualità. Si consacra, per così dire, alla fontanella di se stesso per ristabilire un centro vibrazionale fatto di gioie, amarezze e di empatie. I poeti sono angeli stretti al seno della civiltà a dispetto della nostra società industriale e massificata che ci spinge a fuggire oltre i confini dell’ordine cosmico. Queste mie poesie, quasi certamente, non cambieranno il mondo, ma tuttavia influenzeranno l’uomo – spero - sotto il profilo del senso filosofico per un nuovo risveglio di coscienza.