<b>Giacomo Casanova</b> &egrave; un nome che parla da s&eacute;. <b>Il dongiovanni veneziano</b> nel corso della sua vita <b>ha sedotto molte donne</b>:<br />Regine e principesse, cantanti e attrici, dame di alto bordo e persino &ndash; si dice &ndash; suore.<br />?<br /><u>Quando, ormai anziano e segnato dalla malattia, si ritira nella biblioteca di Dux</u> per concludere la sua personale traduzione dell&rsquo;<i>Iliade</i>, ecco che, per&ograve;, <b>dal nulla gli appare un&rsquo;altra donna</b>, <b>una dama misteriosa</b> di cui, come suo solito, <b>si innamora</b>.<br />?<br /><b>Casanova</b> viene <b>descritto</b> nelle lunghe, <b>ultime</b> e <b>simboliche notti della sua vita</b>. E <b>la visione di questa donna</b> e il ricordo degli inseguimenti notturni e delle brevi conversazioni avute con lei rappresentano lo spunto che permette al libertino veneziano di iniziare a <b>raccontare</b> (o, forse, sarebbe meglio dire <b>confessare</b>) le <b>sue memorie</b> a un frate domenicano, padre Metz.<br />?<br /><b>Con la solita sagacia narrativa</b> e secondo un&rsquo;ottica romanzata, <b>Fausto Bertolini</b> imbastisce <b>una storia coinvolgente</b> e <b>intrigante</b> <u>basata su eventi storicamente accaduti</u> e riprende i fatti descritti nella <i>Histoire de ma vie</i>, ultimo atto narcisistico di Giacomo Casanova e grande affresco di quel secolo dei Lumi che mai come nessun altro &egrave; stato percorso da stregoni, ciarlatani, negromanti, alchimisti, libertini, avventurieri.