NOTA INTRODUTTIVA DELL&rsquo;AUTORE<br /><b><i>&nbsp;&nbsp;&nbsp; </i></b><i>Scrivere di s&egrave; &egrave; un&rsquo;impresa non facile perch&eacute; l&rsquo;auto percezione &egrave; un atto che raramente compiamo e tendenzialmente siamo portati ad osservare pi&ugrave; gli altri che noi stessi. E se pure ci concediamo talvolta un po&rsquo; di autocritica siamo abbastanza indulgenti verso di noi cercando giustificazioni al nostro operato rischiando l&rsquo;autocelebrazione. Perci&ograve;, anche in considerazione del fatto che questa nota introduttiva di un libro di poesie edito come premio per un concorso letterario deve necessariamente essere breve, pi&ugrave; che di me preferisco parlare di poesia. </i><br /><i>&nbsp;&nbsp; Ognuno di noi avverte dentro di s&eacute; i sentimenti pi&ugrave; vari che vanno da quelli istintivi dell&rsquo;amore verso i propri cari a quello verso altre persone che suscitano in noi interesse o attrazione, o quello verso gli animali o altri esseri viventi come piante e fiori. Ma, oltre l&rsquo;amore, ci sono la paura, la compassione, l&rsquo;odio, l&rsquo;orrore e tante altre suggestioni e percezioni che danno vita ad una gamma infinita di sensazioni che fanno palpitare il cuore. La stessa natura, con l&rsquo;alba, il tramonto, lo sbocciare di un fiore, lo sciabordio dell&rsquo;acqua del mare, panorami mozzafiato di coste frastagliate, di paesaggi lussureggianti, di cime innevate di monti e tanto altro ancora non sono interlocutori muti, ma parlano all&rsquo;anima destando stupore, meraviglia, compiacimento. </i><br /><i>&nbsp;&nbsp; Di fronte a tutto questo difficilmente si resta indifferenti. Molte persone, tuttavia, lasciano decantare queste sensazioni, forse giudicandole infantili o perch&eacute; prese dal vortice dei ritmi della vita moderna. Ma c&rsquo;&egrave; chi ama indugiare sullo stato d&rsquo;animo, chi si ferma a guardare, chi si ferma a godere lo spettacolo naturale, chi ama evocare le sensazioni facendole rivivere nel cuore e nella mente. Ed allora nasce la voglia di descrivere ci&ograve; che si prova, si vuole dare voce al proprio sentire. Si cercano parole, assonanze, rima, ritmo. Pian piano si scrivono versi. La poesia nasce spontanea, si impone, avverte e sostiene i palpiti del cuore, reclama la sua esistenza.</i><br /><i>...</i><br /><b><i>Fausto Marseglia</i></b>