Federica &egrave; una giovane psicologa che ha vissuto un&rsquo;autentica e profonda esperienza d&rsquo;amore. L&rsquo;uomo da lei amato, per&ograve;, improvvisamente muore e si ritrova questa volta ad aiutare s&eacute; stessa, e non gli altri, nell&rsquo;elaborazione del lutto. L&rsquo;autrice ricorre al coraggio per aprirsi a questo intenso racconto, non perch&eacute; la persona amata avesse un&rsquo;et&agrave; molto diversa dalla sua, ma perch&eacute;, piuttosto che scappare, sceglie di attraversare con dignit&agrave; la strada del dolore. Vuole tendere la mano a chiunque affronti una simile sofferenza, la quale pu&ograve; insegnare che dolore e forza interiore possono coesistere. Ci&ograve; che ha imparato e custodisce dentro di lei viene trasmesso al lettore, che pu&ograve; trarne conforto e speranza. Perdere le persone amate ci dispera e sembra privare la quotidianit&agrave; di senso, ma l&rsquo;autrice ci ricorda che la morte &egrave; un&rsquo;esperienza da condividere, che ci connette con l&rsquo;anima e sigilla l&rsquo;amore nella sua accezione pi&ugrave; sublime. Si pu&ograve; trasformare l&rsquo;assenza in fedele compagnia e la morte pu&ograve; dare vita a un nuovo modo d&rsquo;amare. Spazio e tempo diventano relativi se l&rsquo;amore &egrave; assoluto. &nbsp;<br />Accompagnando le parole con suggestive immagini di dipinti che rievocano il suo legame, Federica Cincio ci fa percepire tutte le potenzialit&agrave; di un amore che si estende oltre l&rsquo;altra faccia della luna.<br /><br /><b>Federica Cincio</b> nasce l&rsquo;8 ottobre 1990 a Legnano (MI).<br />Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo classico-linguistico Daniele Crespi di Busto Arsizio, ha conseguito con lode presso l&rsquo;Universit&agrave; degli Studi di Milano Bicocca la laurea triennale in &ldquo;Scienze e tecniche psicologiche&rdquo; e la laurea magistrale in &ldquo;Psicologa clinica, dello sviluppo e neuropsicologia&rdquo;.&nbsp; Oggi &egrave; una Psicologa-Neuropsicologa.<br />Dopo diverse esperienze lavorative ospedaliere (Ospedale Niguarda di Milano, Fondazione Don Carlo Gnocchi S. Maria Nascente di Milano, Ospedale di Legnano), dal 2019 svolge la sua attivit&agrave; professionale interamente come libera professionista.