<b>Storie, aneddoti, racconti, soggetti, sogni e ossessioni di un film-maker prima della venuta di YouTube</b><br /><i>&ldquo;Magnarse &lsquo;o limone&rdquo; significa metaforicamente accusare il colpo, subire un non preventivato, amaro risultato e rassegnarsi ad accettarlo. Questo che cerca di fare un film-maker quarantenne che, sdraiato sul lettino di un fisioterapista, cerca di spiegare come mai sia riuscito a fare un solo film.</i><br />di&nbsp;<i>Federico Di Cicilia</i><br />&ldquo;Magnarse &lsquo;o limone&rdquo; significa metaforicamente accusare il colpo, subire un non preventivato, amaro risultato e rassegnarsi ad accettarlo con tutto il suo acre sapore.<br />Questo &egrave; ci&ograve; che cerca di fare un film-maker quarantenne mentre, sbattuto sul lettino di un fisioterapista dopo l&rsquo;ennesimo infortunio al ginocchio destro, non riesce a spiegare come mai sia riuscito a fare un solo film. Cerca cos&igrave; di ripercorrere la propria esperienza alla ricerca di un motivo valido per cui tutti i suoi soggetti &ndash; immaginati, scritti o solo abbozzati &ndash; siano rimasti chiusi nella sua testa. Questo suo viaggio nel passato diventa un viaggio nella coscienza, dove reincontra le sue ossessioni, le sue frustrazioni, i suoi primi amori e i suoi fallimenti, tutti trasferiti nella scrittura di soggetti in cui realt&agrave; e fantasia si intrecciano senza soluzione di continuit&agrave;, filtrati dall&rsquo;ironia e dal senso del grottesco. Cinema e creativit&agrave;, vita vissuta e sogni, drammi quotidiani e tragedie storiche si mescolano come sulla tavolozza di un pittore in un caleidoscopio di colori e pensieri che riflettono la formazione di un&rsquo;anima.