Una vita relativamente breve, ma decisamente intensa quella di Ferdinardo Paolieri, nato a Firenze il 2 Maggio 1878. Artista, scrittore, giornalista, romanziere, libero muratore, si occup&ograve; anche di teatro e di librettistica d&rsquo;opera. Fin da giovanissimo si dedic&ograve; con successo e passione alla pittura, sulla scia dei macchiaioli toscani. Prevalse in seguito l&rsquo;ardore per la scrittura, che non avrebbe mai abbandonato. Restando sempre estraneo alle mode letterarie dell&rsquo;epoca, prefer&igrave; mantenersi, nell&rsquo;ambito della letteratura regionalistica, tradizionale e popolare, sul solco tracciato dal grande Renato Fucini. Animato da una creativit&agrave; letteraria genuina e decisamente fuori dal comune e dagli schemi, fu, al pari dell&rsquo;amico Luigi Ugolini, tra gli ultimi cantori di una Toscana d&rsquo;altri tempi, delle sue pi&ugrave; pure tradizioni, di una Maremma, allora selvaggia, abitata da butteri, cacciatori, briganti, coperta di boschi intricati e di paludi e canneti, infestata dalla malaria.<br /><i>Novelle Toscane</i> &egrave; una delle sue opere pi&ugrave; belle, un condensato di storie semplici ma profonde, un atto di amore per la sua terra, per le sue tradizioni, per la sua umanit&agrave;.<br />Con prefazione di Nicola Bizzi.