Illuminare con la scrittura la temibile oscurità.
SANTIAGO DEL CILE, 1883. La luce elettrica illumina per la prima volta Plaza de Armas trasformando all’improvviso la vita delle persone eil volto della città. Una bambina assiste alla cerimonia, affascinata e spaventata da quel bagliore che si burla del tempo. Molti anni dopo sua nipote ripercorre le strade di Santiago e quelle della memoria per salvare i ricordi della sua generazione, cresciuta all’ombra della dittatura militare.In un continuo salto tra passato e presente, ricordi famigliari e fatti storici, Nona Fernández costruisce una personale genealogia della luce, facendo di Chilean Electric un vero e proprio segnale luminoso nella temibile oscurità di un’epoca, un cortocircuito letterario di rara potenza e innovazione letteraria.“C’è solo un piccolo dettaglio che offusca il racconto di mia nonna, un buco nero che minaccia di ingoiare la veridicità dell’intera scena. La cerimonia della luce si svolse nel 1883, esattamente venticinque anni prima che lei, la bambina bionda, la donna senza ombelico, mia nonna, la protagonista della scena narrata, nascesse”.Illuminare con la scrittura la temibile oscurità...