Questo libro parla del dolore di non sapere chi si è e di sentirsi invisibili per sé e per gli altri. Una grave forma di rimozione e una rara malattia mentale impediscono al protagonista di sapere come si chiama, che aspetto ha, persino di che sesso è. La disperazione lo porta prima a dirigere la sua rabbia per questa terribile condizione verso di sé e poi verso gli altri. Con l'unico punto fermo della terapia psichiatrica, il percorso che segue nello scorrere del libro, è quello di cercare le domande giuste da fare, prima ancora delle risposte. In un crescendo di pathos arriva ad averne, anche attraverso sedute ipnotiche di regressione, ma scivola nella follia più pura e travolgente in modo forse irrecuperabile.