In una soleggiata domenica di inizio autunno, la chiamata proveniente dalla questura che annuncia l&rsquo;omicidio del giovane nipote di un potente senatore lombardo rompe l&rsquo;atmosfera idilliaca nella quale si trova spesso avviluppato Zarotti quando si rifugia nel suo rustico sull&rsquo;Appennino Piacentino. Il commissario &egrave; costretto a tornare a Milano, dove ad accoglierlo trover&agrave; un sonnacchioso edificio di corso Vercelli, il luogo del delitto.<br />S&rsquo;avviano cos&igrave; le indagini, con l&rsquo;interrogatorio dei cond&ograve;mini dello stabile, mentre pare delinearsi gi&agrave; un possibile movente.<br />Il caso per&ograve; si riveler&agrave; pi&ugrave; complesso di quanto previsto, per il numero di principianti che assistono Zarotti nella gestione dell&rsquo;inchiesta e per il timore da parte sua di non essere all&rsquo;altezza della sfida lanciata da chi cerca di confonderlo e condizionarlo con una serie di mosse azzardate.