L&rsquo;esigenza della tutela della riservatezza ha iniziato ad affermarsi nell&rsquo;Ottocento a fronte dei fenomeni dell&rsquo;urbanesimo che richiedevano protezione dalle indebite intrusioni dei vicini. Al giorno d&rsquo;oggi, ci troviamo in un contesto storico e sociale che assume dei caratteri ben diversi. Le relazioni non si basano piu` sul contatto diretto con i propri vicini, ma su rapporti costruiti attraverso la comunicazione e lo scambio di informazioni personali su scala mondiale.<br />Il trattamento dei dati e la divulgazione degli stessi non e` piu` contenuto in parametri circoscritti. Internet, le e-mail, il continuo sviluppo tecnologico, fanno si` che i dati possano essere diffusi con estrema facilita` in tutto il mondo. Il che comporta effetti di intrusione sempre piu` penetranti nella vita privata. Il diritto alla riservatezza e` rimasto per lungo tempo privo di una disciplina espressa e specifica e ha dovuto ritagliare la propria esistenza attraverso alcune disposizioni normative di settore, poche pronunce giurisprudenziali, alcune elaborazioni dottrinarie. E&rsquo; stata l&rsquo;esperienza estera, specie quella anglosassone, ad influenzare il nostro sistema giuridico, e solo a partire dal 1996, con la legge n&deg; 675, il nostro ordinamento ha approntato specifiche norme dirette a tutelare la riservatezza attraverso la disciplina dell&rsquo;uso delle<br />informazioni personali.