Annetta &egrave; il nome affettuoso con cui Anna Francesca Boscardin veniva chiamata in famiglia. Con lo stesso timbro famigliare ci viene proposta la sua storia scritta con uno stile diretto e accattivante appositamente strutturato per una serata incantevole in cui si &egrave; cercato di riportare in vita non la sua persona ma la sua essenza, la sua semplicit&agrave;, la sua dimensione spirituale apparentemente povera ma che, via via che le parole dispiegano il personaggio, si rivela per la sua reale grandezza e ricchezza.<br />La piccola Annetta diventer&agrave; grande in Santa Bertilla. Dalla umile casetta di Brendola agli onori della canonizzazione in Vaticano. Dalla continua ricerca della povert&agrave; al massimo degli allori che la Chiesa le ha riconosciuto e tributato. Dalla ricerca dell&rsquo;umilt&agrave; e del nascondimento all&rsquo;essere posta innanzi a tutti. Suor Bertilla compie il cammino della santit&agrave; nascosta dentro una vita di una semplice suora infermiera dedita all&rsquo;assistenza dei malati nei reparti dell&rsquo;ospedale Civile di Treviso nei primi anni del 1900. Esempio luminoso di &ldquo;Santa della porta accanto&rdquo; &egrave; incoraggiamento ad ognuno a compiere il santo viaggio dentro la vita che ci si trova a vivere. In lei le chiavi per cogliere questa opportunit&agrave;.