Il breve <i>Saggio sopra la necessit&agrave; di scrivere nella propria lingua</i>, scritto nel 1750 in Prussia dall&rsquo;erudito e libero muratore veneziano Francesco Algarotti, genio polisemico e cosmopolita del XVIII&deg; secolo &ndash; che si collega strettamente al suo <i>Saggio sopra la lingua francese</i>, risalente al medesimo anno &ndash;, si ispira al principio del filosofo John Locke secondo il quale una lingua risponda al &ldquo;genio&rdquo;, cio&egrave; alla formazione storica dei popoli, e al concetto che i grandi scrittori possano arricchire una lingua nata povera, ma che solo l&rsquo;uso corrente debba essere considerato &laquo;il vero padron delle lingue&raquo;, e che di quest&rsquo;uso si rende ragione solo chi per nativa consuetudine ha fatto veramente propria una lingua in tutte le sue molteplici espressioni.<br />Con saggio introduttivo di Nicola Bizzi.