Viva l'Italia: Perché non siamo il malato d'Europa. E-book. Formato EPUB - 9788832961928
di Francesco Bonazzi
edito da CHIARELETTERE , 2019
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«Qualcuno, ne sono certo, mi accuserà di essere
uno ‘sfascista’ antieuropeo mentre invece mi
considero solamente uno che vuole rendere
questa Europa veramente sostenibile e più equa.»
Antonio Maria Rinaldi
«La questione del debito pubblico è una
questione di distribuzione della ricchezza,
in particolare tra attori pubblici e attori privati,
e non una questione di livello
assoluto della ricchezza stessa. Il mondo ricco
è ricco: sono i suoi Stati a essere poveri.»
Thomas Piketty
«La vera sfida che abbiamo di fronte è semplice:
sconfiggere questa economia della paura, fermare
la cinesizzazione dell’Italia e imparare
a pensarci come potenza economica,
che può decidere il proprio destino e migliorare
l’esistenza dei propri cittadini.»
Francesco Bonazzi
La paura è uno stato d’animo personale, certo, ma per crearla e alimentarla su larga scala servono gli allarmi. Dietro ogni allarme c’è puntualmente qualcuno che ci guadagna. Ma l’Italia è davvero un paese sull’orlo del fallimento? Numeri alla mano, la situazione è ben diversa da quella che si dipinge.
Come dimostra Francesco Bonazzi, in realtà il nostro è un paese molto ricco dove otto famiglie su dieci vivono in abitazioni di proprietà, con un patrimonio immobiliare che vale 3,8 volte il Pil, ovvero 6227 miliardi di euro, e con storie di eccellenza, specie nel settore della chimica industriale e della biochimica, che però fanno meno notizia dei successi degli chef stellati. Come ricorda il Censis, “il mondo è pieno di macchinari italiani, ma per saperlo bisogna andare a guardare l’etichetta”. Il vero problema è la disuguaglianza, a cominciare da quella Nord-Sud, ma per ridurla non si fa nulla, con la scusa che l’Europa non ci concede i necessari margini di bilancio. Con oltre 5 milioni di poveri e un 10 per cento sempre più ricco, l’Italia non può continuare a essere uno dei paesi con la maggior ingiustizia sociale del continente.
La vera sfida che abbiamo di fronte è innanzitutto sconfiggere questa economia della paura e della colpevolizzazione alla tedesca, fermare la cinesizzazione del lavoro e imparare a pensarci come potenza economica, che può decidere il proprio destino e migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Evitando che il sovranismo prenda il posto della sovranità nazionale.
uno ‘sfascista’ antieuropeo mentre invece mi
considero solamente uno che vuole rendere
questa Europa veramente sostenibile e più equa.»
Antonio Maria Rinaldi
«La questione del debito pubblico è una
questione di distribuzione della ricchezza,
in particolare tra attori pubblici e attori privati,
e non una questione di livello
assoluto della ricchezza stessa. Il mondo ricco
è ricco: sono i suoi Stati a essere poveri.»
Thomas Piketty
«La vera sfida che abbiamo di fronte è semplice:
sconfiggere questa economia della paura, fermare
la cinesizzazione dell’Italia e imparare
a pensarci come potenza economica,
che può decidere il proprio destino e migliorare
l’esistenza dei propri cittadini.»
Francesco Bonazzi
La paura è uno stato d’animo personale, certo, ma per crearla e alimentarla su larga scala servono gli allarmi. Dietro ogni allarme c’è puntualmente qualcuno che ci guadagna. Ma l’Italia è davvero un paese sull’orlo del fallimento? Numeri alla mano, la situazione è ben diversa da quella che si dipinge.
Come dimostra Francesco Bonazzi, in realtà il nostro è un paese molto ricco dove otto famiglie su dieci vivono in abitazioni di proprietà, con un patrimonio immobiliare che vale 3,8 volte il Pil, ovvero 6227 miliardi di euro, e con storie di eccellenza, specie nel settore della chimica industriale e della biochimica, che però fanno meno notizia dei successi degli chef stellati. Come ricorda il Censis, “il mondo è pieno di macchinari italiani, ma per saperlo bisogna andare a guardare l’etichetta”. Il vero problema è la disuguaglianza, a cominciare da quella Nord-Sud, ma per ridurla non si fa nulla, con la scusa che l’Europa non ci concede i necessari margini di bilancio. Con oltre 5 milioni di poveri e un 10 per cento sempre più ricco, l’Italia non può continuare a essere uno dei paesi con la maggior ingiustizia sociale del continente.
La vera sfida che abbiamo di fronte è innanzitutto sconfiggere questa economia della paura e della colpevolizzazione alla tedesca, fermare la cinesizzazione del lavoro e imparare a pensarci come potenza economica, che può decidere il proprio destino e migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Evitando che il sovranismo prenda il posto della sovranità nazionale.
Ean
9788832961928
Titolo
Viva l'Italia: Perché non siamo il malato d'Europa. E-book. Formato EPUB
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2019
Formato
EPUB
Protezione
Adobe DRM
Classificazione CCE
Argomenti
Punti Accumulabili