Le complessità di spazio e tempo, si scompongonoe si ricompongono continuamente, mai in maniera definitiva,anche se ogni volta sembra sconvolgente. Ma nella nostrapsicologia non c'è cosa più ordinaria, di ciò che avrebbe dovutomodificare usi e costumi, che in effetti cambiano continuamente,ma ormai sono entrati, questi come gli altri, nel modod'essere, nel modus vivendi, che sintetizza tutto, anche ciòche appare del tutto incoerente. Tutti noi viviamo stralcidi questa sistematicità asistematica, in una assoluta emutevole irregolarità, con le diverse parti, componenti, cheinteragiscono in modo eterogeneo e tutto sarebbe incomprensibilese non si manifestassero dei punti estremi, codificabili, chedistinguono il disordine della complessità, del caos. Restafuori di noi solo ciò che non arriva al rango di segno,mentre il “resto” è avventura del sapere, tra il noto e l'ignoto.