&Egrave; come se il suono del tamburo ci accompagnasse, nella lettura di <i>Sulle orme della tradizione</i>: un ritmo a volte incalzante, provocatorio, stimolante, a volte calmo, pregno di informazioni storiche e culturali, scrive Naila Clerici nella prefazione di quest&rsquo;opera. Il libro delinea un percorso &ldquo;sulle orme&rdquo; delle tradizioni native nordamericane, alla ricerca della traccia di umanit&agrave; di questi popoli, negata e soffocata dai processi di colonizzazione e assimilazione lungo oltre cinque secoli. La traccia che i tradizionalisti nativi hanno cercato &egrave; la stessa che gli antropologi hanno cercato. Questa ricerca, dai due diversi versanti, si &egrave; particolarmente intensificata con la ripresa delle tradizioni sciamaniche native nella seconda met&agrave; del Novecento e, nello stesso periodo, con la ripresa della ricerca etnografica dell&rsquo;antropologia postcoloniale e postmoderna. Il libro cerca di cogliere questo particolare incrocio, dai due versanti, cercando di evitare schematismi e luoghi comuni: in questo senso il sottotitolo &ldquo;Gli indiani d&rsquo;America e noi&rdquo;. Il percorso del libro si snoda su temi generali, quali i conflitti culturali relazionali tra Nativi e Bianchi durante l&rsquo;epoca coloniale e su aspetti specifici, quali i confini delle riserve e dei territori nativi, le rivendicazioni contro le nuove forme di espropriazione e abuso di questi territori, cos&igrave; come la ripresa e la difesa delle tradizioni religiose sciamaniche dalle nuove forme di consumo e abuso spirituale. Il tema del conflitto tra le culture native nordamericane e la cultura dominante risulta pienamente leggibile soltanto da una prospettiva storica che non neghi quegli aspetti di mescolamento e di cooperazione che hanno &ldquo;fatto l&rsquo;America&rdquo; nella collaborazione tra i protagonisti in gioco, su livelli molto diversi quali quello tecnologico, linguistico e religioso. Il libro pone l&rsquo;attenzione su come la negazione di questa traccia di incontro, <i>metissage</i> e collaborazione tra culture sia un altro &ldquo;marchio&rdquo; del colonialismo moderno, che ha contrapposto &ldquo;primitivi&rdquo; e &ldquo;civilizzati&rdquo;, razze, religioni inconciliabili, culture essenzialmente contrapposte, categorie in conflitto.&nbsp;