<b>con una introduzione di Fulvio Cortese&nbsp;<br />e una postfazione di Benedetta Carnaghi</b><br /><br />Silvio Trentin (1885-1944) &egrave; una delle figure pi&ugrave; significative&nbsp;dell&rsquo;antifascismo e della Resistenza. Le traiettorie della sua vita&nbsp;sono state molteplici, tutte condotte con passione incrollabile:&nbsp;originale studioso del diritto pubblico e delle sue trasformazioni&nbsp;a cavallo tra le due guerre mondiali; ma soprattutto un uomo&nbsp;politico capace di affrontare la crisi delle istituzioni statali e la&nbsp;necessit&agrave; di una loro integrale rifondazione. Durante gli anni&nbsp;dell&rsquo;esilio francese, in particolare, ha proposto una soluzione&nbsp;dichiaratamente rivoluzionaria, socialista e federalista, avviando&nbsp;il movimento <i>Lib&eacute;rer et F&eacute;d&eacute;rer</i> e contribuendo in modo significativo,&nbsp;dopo l&rsquo;8 settembre 1943, alle attivit&agrave; del Comitato di&nbsp;Liberazione Nazionale Regionale Veneto. Il suo lascito &egrave; stato&nbsp;coltivato dai figli Franca, Giorgio e Bruno (quest&rsquo;ultimo si &egrave; rivelato&nbsp;come uno dei protagonisti della storia del sindacalismo&nbsp;italiano della seconda met&agrave; del Novecento) e rappresenta un&nbsp;universo fertile di idee e sollecitazioni sempre attuali. Questo&nbsp;volume ripropone in una veste nuova il testo della prima e unica&nbsp;edizione italiana del lavoro del pi&ugrave; importante biografo di&nbsp;Trentin, Frank Rosengarten, pubblicato da Feltrinelli nel 1980&nbsp;e oggi pressoch&eacute; introvabile.