&#39;<i>Io intraprendo la narrazione di avventure che a molti parranno incredibili, e della maggior parte delle quali sono stato io stesso testimonio oculare. A que&rsquo; pochi che hanno contezza di un certo avvenimento politico, serviranno questi fogli, se pur vedranno la luce durante la loro vita, di opportuno schiarimento al medesimo; ed anche, senza servire a tal uopo, potranno riuscire interessanti a chiunque come supplemento alla storia de&rsquo; raggiri e degli errori dello spirito umano.</i><br /><i>Sorprender&agrave; l&rsquo;arditezza del piano che la malvagit&agrave; &egrave; capace di progettare ed eseguire; sorprender&agrave; la singolarit&agrave; de&rsquo; mezzi ch&rsquo;ella sa adoperare onde conseguirne l&rsquo;intento. La pi&uacute; pura ed esatta verit&agrave; sar&agrave; scorta alla mia penna; poich&eacute; quando questi fogli saranno pubblicati io pi&uacute; non esister&ograve;, e nulla avr&ograve; a perdere o a guadagnare pel racconto che con essi mi accingo ad esporre. Nell&rsquo;anno 17**, di ritorno da un mio viaggio fatto nella Curlandia, trovandomi in tempo di carnevale a Venezia, mi recai a fare una visita al Principe di ***, che col&agrave; soggiornava. Noi ci eravamo gi&agrave; prima conosciuti essendo entrambi al servigio militare dell&rsquo;&hellip;, ed ora rinnovammo quindi una conoscenza che la pace interrotta avea.&#39;</i>