Anche la parapsicologia pi&ugrave; rigorosa e scientifica, (la &quot;scuola americana&quot;, per intenderci, nata con Joseph Banks Rhine negli anni trenta, alla Duke University), include la chiaroveggenza nel passato, definita pure retrocognizione, fra le quattro fondamentali manifestazioni dell&rsquo;E.S.P. Ci&ograve; che in termini forse anacronistici potremmo anche definire divinazione nel passato, affianca le pi&ugrave; note telepatia, chiaroveggenza e precognizione. In particolare, tra i fenomeni retrocognitivi, la psicometria &egrave; senz&rsquo;altro uno dei pi&ugrave; interessanti e suggestivi.<br />A dir la verit&agrave;, il termine &egrave; un po&rsquo; infelice. Significa &quot;misura dell&rsquo;anima&quot;, tanto che in psicologia designa il settore che comprende: test d&rsquo;intelligenza, attitudinali e sulla personalit&agrave;, tecniche proiettive, ecc.; perci&ograve;, nulla di paranormale. Che poi, dal greco &quot;psich&eacute;&quot;, sia derivato l&rsquo;attuale &quot;insieme delle funzioni psicologiche dell&rsquo;uomo&quot;, cio&egrave; il concetto di psiche, &egrave; un altro aspetto del problema etimologico. Quando, nel 1849, il medico americano Joseph Rhodes Buchanan divulg&ograve;, nel Journal of Man, alcune sue &quot;strane esperienze&quot;, usando, per la prima volta in metapsichica, la parola psychometry, l&rsquo;uso di questo termine si diffuse. Gli esperimenti del Buchanan erano in parte analoghi a quelli successivi del nostro Autore, che all&rsquo;epoca addirittura non era ancora nato. Siamo di fronte a un fenomeno di retrocognizione che viene definito psicometria, se un sensitivo, toccando degli oggetti (detti &quot;induttori&quot;), descrive episodi a cui l&rsquo;oggetto fu presente, o racconta la storia dell&rsquo;oggetto stesso, o narra avvenimenti di persone che lo hanno posseduto. In tempi pi&ugrave; recenti, alcuni studiosi preferiscono distinguere la casistica con altri due vocaboli: psicoscopia e chiaroveggenza tattile. Il primo indica l&rsquo;oggetto che &quot;narra la propria storia&quot;: ed &egrave; proprio il contenuto di codesto libro. Il secondo si attaglia, per esempio, ai casi in cui il sensitivo si &quot;mette in contatto&quot; (per telepatia o chiaroveggenza) con il possessore dell&rsquo;oggetto, fornendo notizie di avvenimenti a cui l&rsquo;oggetto stesso era assente. Personalmente, per&ograve;, concordo con Buchanan, Pagenstecher, e altri studiosi, che usano il termine psicometria al posto di psicoscopia, anche se quest&rsquo;ultimo, derivato dal greco &quot;psych&eacute;&quot; e &quot;skop&egrave;in&quot; (cio&egrave; &quot;vedere con l&rsquo;anima&quot;), &egrave;, come etimologia, pi&ugrave; esatto. Ma quante parole assumono un significato talmente diverso rispetto all&rsquo;origine? Un esempio evidente &egrave; telepatia, dal greco &quot;t&egrave;le&quot; e &quot;p&agrave;thos&quot;, cio&egrave; &quot;sofferenza a distanza&quot;: sappiamo, invece, che telepatia indica oggi tutt&rsquo;altro.