Quante volte si cerca di piegare ad altro destino ci&ograve; che per sua natura &egrave; immutabile?<br />Sono i primi anni Duemila, quelli dell&rsquo;affermazione mondiale della Cina, delle Olimpiadi di Pechino e dell&rsquo;emersione<br />della societ&agrave; civile. Zeng Jinyan frequenta l&rsquo;universit&agrave; del Popolo e lavora come volontaria con gli orfani dell&rsquo;HIV-AIDS.<br />Nelle aree rurali, la malattia ha ucciso migliaia di persone che per poter campare hanno venduto il proprio sangue in<br />ambulatori mobili gestiti dalle autorit&agrave;. Quando incontra Hu Jia, un attivista per l&rsquo;ambiente e i diritti civili, la lotta per<br />la democrazia di lui diventa la lotta di lei per proteggere quanto ha di pi&ugrave; caro. Hu Jia &egrave; sotto continuo controllo della<br />polizia segreta cinese, scompare per giorni, viene maltrattato, picchiato brutalmente, sbattuto in carcere. Zeng Jinyan lo<br />difende, lo cerca, lo aspetta. Anche dopo essere diventata madre di una bambina che conoscer&agrave; il padre solo attraverso<br />un vetro divisorio. Una storia di lotta e di amore.<br />Ma dove &egrave; il limite tra l&rsquo;amore incondizionato e la propria libert&agrave;? Una narrazione che attraversa la repressione cinese<br />che porta ai Giochi del 2008, le proteste degli anni successivi e le vicende di altri dissidenti: Gao Zhisheng, Chen<br />Guangcheng e il premio Nobel per la pace, Liu Xiaobo. Tutte persone che desiderano cambiare il Paese in cui sono<br />nate. La Cina invece cambier&agrave; loro. Il romanzo &egrave; tratto da una storia vera.