Il conflitto generazionale che separa i due fratelli, Daniele e Lorenzo, &egrave; piuttosto evidente. In Lorenzo i sintomi di una certa intolleranza significativa di un&rsquo;adolescenza inquieta e problematica, si riversano sui suoi familiari in modo diretto e graffiante. Daniele, il fratello maggiore, da tempo ha fatto le sue scelte: si &egrave; allontanato dalla sua famiglia per rincorrere il suo sogno. Johann ed Alessandra non si possono certo definire genitori modello: lui algido e anaffettivo, lei superficiale e poco presente.<br />In questo clima di indifferenza e di rancori i due fratelli affrontano un viaggio per tentare di ristabilire i loro equilibri. Affrontano un percorso singolare, all&rsquo;interno del quale il senso del dolore, il senso di colpa, il rancore e la paura di abbandonarsi alle proprie fragilit&agrave; portano a toccare tutte le realt&agrave; esistenti. A volte la crudezza delle immagini mostrano il travaglio e il malessere dei personaggi, ognuno intento a combattere il suo alghedon, il dolore inteso come sofferenza pura. Catene invisibili collegano i ricordi che si susseguono attraverso realt&agrave; parallele, a volte si intersecano e si svuotano del loro contenuto onirico, in altre vanno oltre la realt&agrave; fino a toccare le corde dell&rsquo;irreale. L&rsquo;impatto visivo e la drammaticit&agrave; dei toni in Alghedon Le catene dei ricordi colpiscono per la nitidezza delle immagini sapientemente tratteggiate da Gabriele Quarta, i suoi personaggi entrano ed escono dalla scena restituendo a questo bellissimo testo il giusto movimento.<br /><br /><b>Gabriele Quarta</b> &egrave; nato a Roma nel 1995. Dopo aver studiato direzione della fotografia cinematografica, arriva a lavorare nell&rsquo;ambito dell&rsquo;illuminotecnica per enti e casi produttrici elitarie dello spettacolo italiano. Col tempo virer&agrave; poi verso una sicuramente pi&ugrave; comoda, ma a suo sentire grigia, vita da ufficio. Non potendo tuttavia fare a meno di esprimersi, ed essendo da sempre lettore appassionato, riscopre il fuoco mai veramente sopito per la scrittura. Dopo aver passato l&rsquo;intera infanzia a scrivere ed immaginare storie, e dopo aver trovato finalmente il coraggio di darsi un&rsquo;occasione, ora &egrave; all&rsquo;esordio letterario.<br />