Un romanzo realistico ambientato nel Friuli contemporaneo, sulla famiglia, il dolore e l&rsquo;evasione.<br />&quot;Andrea era in camera sua ad aspettare che qualche amico gli venisse a fare gli auguri prima di partire per far festa in posti in cui lui non era stato invitato o che erano troppo lontani perch&eacute; ci potesse andare. Quando sua madre aveva arieggiato la casa, una mosca era entrata e poi rimasta intrappolata una volta chiuse le finestre. Andrea, provando pena e una certa forma di solidariet&agrave; nel vederla camminare sul vetro senza capire perch&eacute; non si potesse volare via, si era dato come missione di farla uscire lasciando spalancata la finestra, solo che l&rsquo;insetto, come tutti gli insetti di cui lui avesse esperienza e anche gli uccelli, ora che ci pensava, non capendo il concetto del tutto umano di vetro, non distingueva nemmeno tra uno aperto e uno chiuso.<br />Stufo di aspettare e di vederla soffrire, Andrea si alz&ograve;, inizi&ograve; a spingerla, spaventarla, incoraggiarla, a costo di prendersi tutto il freddo dell&rsquo;ultimo giorno dell&rsquo;anno, finch&eacute; la mosca finalmente imbocc&ograve; l&rsquo;uscita e vol&ograve; via.&quot;