Galileo Galilei, nato a Pisa il 15 Febbraio 1564, &egrave; stato uno dei massimi fisici, astronomi e matematici italiani di ogni tempo, nonch&eacute; un grandissimo filosofo ed erudito, incarnando pienamente quella figura di umanista a 360 gradi che rispondeva alle aspettative della Toscana medicea. Considerato il padre della scienza moderna, &egrave; stato un personaggio chiave della rivoluzione delle scienze e delle coscienze del tardo Rinascimento per aver esplicitamente introdotto il metodo sperimentale (in suo onore detto &ldquo;galileiano&rdquo;) e per i suoi fondamentali contributi in Fisica e in Astronomia, in particolare per il suo ruolo nello sviluppo e nell&rsquo;affermazione dell&rsquo;Eliocentrismo e delle teorie copernicane. Dovette scontrarsi con la Chiesa e con l&rsquo;Inquisizione, venendo accusato di eresia e di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture. Processato dal Sant&rsquo;Uffizio, venne a lungo perseguitato e costretto ad abiurare e a ritrattare le sue teorie e condannato al carcere a vita (pena in realt&agrave; poi commutata, per via delle sue condizioni di salute, in arresti domiciliari).<br />Nel 1589 Galileo, all&rsquo;et&agrave; di venticinque anni, chiamato ad insegnare Matematica all&rsquo;Universit&agrave; di Pisa e presto scontratosi con la protervia aristotelica di quell&rsquo;ambiente accademico verso il quale fin da subito mostr&ograve; una profonda insofferenza, compose un pungente poemetto satirico: il <i>Capitolo contro il portar la toga</i>. Con quest&rsquo;opera, composta da trecento versi e scritta in terzine di endecasillabi nello stile burlesco e ironico di Francesco Berni, il giovane Galileo intendeva contestare l&rsquo;obbligo recentemente imposto ai professori di indossare la &ldquo;veste&rdquo; anche al di fuori delle situazioni accademiche.<br />Il poemetto, che circol&ograve; in versione manoscritta per il divertimento degli amici e che fin&igrave; per alienargli definitivamente le simpatie dei riottosi colleghi, dimostra pienamente il forte carattere, lo spirito indomito e l&rsquo;acquariana libert&agrave; intellettuale che avrebbero caratterizzato lo scienziato per il resto della sua vita.<br />In appendice abbiamo deciso di riportare la breve ma fondamentale <i>Vita di Galileo Galilei</i>, scritta dal grande erudito Giovanni Bonfanti, vissuto a cavallo tra il XVII&deg; e il XVIII&deg; secolo.