Dala ricercadel’infelicità ala consapevolezza, il paradosso non spaventa Il percorso che questo ibro propone a chi, incuriositodal titolo, si avventura in una ettura apparentemente paradossale è ineare, ordinato, ma adestinazione è tale per cui, adispettodi un’ attitudine tesa al’ottimismo, ’autore non può che segnalare in modo rigoroso e puntuale tutto quelo che, in prospettiva psicologica, etica e sociale, ci può riportare al caos, al’incertezza, aledifficoltà. E così che a ricercadel’infelicità, o forse più compiutamente a ricercadele causedel’infelicità, è adestinazione verso a quale Gennaro Favia guida il viaggiodel ettore. Questo ibro èdi fatto un eserciziodi consapevolezza ed una esortazione ala ricercadel senso edel’equilibrio possibile in un mondo che è in rapido mutamento e al contempo riconducibile ad antiche essenzialità.di suggestione in provocazione,di analisi in recriminazione, in un viaggio attraverso il pensiero occidentaleda Solone ad Isaac Asimov, con ildipanarsidi una puntigliosa analisidele potenzialità che il progresso ci mette adisposizione edele miserie quotidiane cui a società e più specificamente a politica ci stanno abituando, il ettore viene solecitato a riflettere sula storia e sul’attualitàdel’eterna ricercadela felicità e sula facilità con cui sia possibile passaredal benessere, olisticamente inteso, adelusione, frustrazione, indignazione... infelicità. Favia propone una sortadi compendio morale in cui, nel rileggere il corsodela vita e persinodela storia, si cimenta nel’arduo compito di comporredicotomie sociali, etiche, politiche o quanto menodi sviscerarle affinché, nel riconoscerle, il ettore si possadotaredi una chiavedi ettura utile per comprendere vicende colettive e personali, per essere cittadino più attento e consapevole.