Da duemila anni la figura controversa e ampiamente dibattuta di Dio giunge agli uomini in tutta la sua complessit&agrave;. Aggrapparsi all&rsquo;ineffabilit&agrave; del dogma oppure al ragionamento cavilloso e a volte capzioso, tendente a sollecitare dubbi e teorie fallaci, sono i tentativi dell&rsquo;uomo per avvicinarsi al divino, all&rsquo;insondabile.&nbsp;<br /><i>Libero dalla cura</i> &egrave; un romanzo fuori dagli schemi tradizionali, &egrave; la rivisitazione del ruolo di Cristo, figlio di Dio. L&rsquo;impianto letterario &egrave; magistrale, pregno di lirismo, spesso giunge al parossismo lasciando stupefatti e increduli per la grandezza del pensiero. &Egrave; un&rsquo;idea che si affaccia al mondo letterario donando un&rsquo;impronta indelebile, incredibile.&nbsp;<br />La figura del Cristo di Gerardo Pagano &egrave; quella di un uomo che per volere del Padre torna sulla terra, ma a suo modo, senza barattare la sua vita con gli uomini, senza immolarsi sulla pira del sacrificio. Ora, per giungere all&rsquo;uomo, sceglie di farsi accompagnare dal Maestro Caravaggio, profondo conoscitore delle perversioni umane. Il suo progetto &egrave; ambizioso ma teso a redimere un mondo che ormai &egrave; giunto al capolinea. Emerge la figura di un Padre che si nasconde dietro il grido d&rsquo;aiuto di Joshua, il sorriso di Asabi, la dolcezza di Evanthia, la bont&agrave; di Alexandre, la maternit&agrave; di Titina, l&rsquo;allegria di Giovanni; per ognuno di loro Dio &egrave; cura &egrave; speranza, ma nello stesso tempo &egrave; fuga. Lo stesso Ges&ugrave; fugge dalla cura troppo asfissiante di un Padre che a volte non comprende&hellip; non ne comprende i silenzi, l&rsquo;immobilismo di fronte al dolore degli esseri umani.