Immergersi in questa autobiografia &egrave; fare un tuffo nella Parigi fino agli anni &rsquo;30 del 1900, tanto &egrave; ben delineata l&rsquo;atmosfera della citt&agrave;; &egrave; essere circondati dal meglio che l&rsquo;arte di quel periodo poteva esprimere, tanto bene sono descritti i molti artisti di cui si parla; &egrave; &ldquo;vivere&rdquo; insieme ai personaggi che vengono citati, vedendo come la persona &ndash; prima che l&rsquo;artista &ndash; viene raccontata. In questa autobiografia, espediente letterario perch&eacute; la Stein possa dire di s&eacute;, della compagna Alice B. Toklas, e di tutti i personaggi che incontra, quello che vuole, come lo vuole, mettendo in risalto il suo genio, innanzitutto, lo stile di vita &ndash; irripetibile &ndash; di una generazione che ha creato alcune tra le maggiori e migliori opere artistiche di tutti i tempi, ma soprattutto dipingendo l&rsquo;affresco pi&ugrave; affascinante della Parigi artistica e letteraria di quel periodo: Braque, Matisse, Hemingway, Cocteau, Apollinaire, Rousseau e tutti gli altri. E ovviamente Picasso, la sua migliore &laquo;invenzione&raquo;, con il quale ha intrattenuto un rapporto intensissimo e strettissimo.<br />L&rsquo;autobiografia segna il successo letterario della Stein, consegnandoci un documento che pu&ograve; essere letto a diversi livelli, testimonianza di una vita &ldquo;eccellente&rdquo; e di un genialit&agrave; &ldquo;diffusa&rdquo; dalla quale tutti noi, ancora oggi, traiamo beneficio.